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Ansia da prestazione: i vari volti della paura di non farcela

Di Naxos scritto il 15/11/2020 - Commenti: Nessun commento
       

Ogni cosa è una prestazione, lavorare, stare con gli altri, fare sport, sedutte: tutto. Gli stati di paura che colgono prima di dover affrontare una preformance di qualsasi tipo si possono superare anche con semplici metodiche naturali. L'auto osservazione è indispensabile, per esempio, per diventare consapevoli di cosa stiamo facendo e quando lo stiamo facendo, al fine di interrompere l'automatismo inconscio causa effetto.

Abstract

L'ansia è normale, purtroppo alcune situazioni risvegliano in noi re-azioni spropositate che rappresentano un vero problema. In questo articolo farò una carrellata delle principali criticità che hanno a che vedere con le "prestazioni": le cose da fare, che ci pongono in discussione e in mettono in dubbio le capacità e l'autostima.

 

Dubbio e ansia scolastica

La scuola generalmente è un luogo dove si cresce, un posto dove si inizia un percorso non solo di preparazione e di cultura, ma anche di crescita dal punto di vista sociale. Si maturano legami, amicizie e ci si prepara per affrontare quella che rappresenterà la vera sfida: la vita reale, quella lavorativa. Quello che però può sembrare un percorso graduale e naturale a volte non è sempre una discesa anzi, rappresenta un cammino in salita con non pochi ostacoli. A volte a causa di altre persone, a volte a causa delle situazioni, più spesso per il proprio carattere.

E di fronte a delle vere e proprie fobie non è facile reagire. Bisogna scoprire insomma come superare questa ansia da prestazione e ritrovare il proprio equilibrio, in questi ambienti scolastici per riuscire ad andare avanti con serenità.

Voti e valutazioni

C’è chi studia principalmente per le proprie aspirazioni, con un senso del dovere molto sviluppato, e avverte su di sé la gravita della situazione ma non demorde. C’è chi invece si ritrova a dover aprire i libri svogliatamente perché sente tutto ciò come un obbligo, un’imposizione alla quale vorrebbe sottrarsi ma sa che non può per soddisfare le aspettative altrui (genitori, parenti, insegnanti, ecc.).

Ed è qui che si inserisce una delle più normali ansia, dovuta alla rincorsa dell’eccellenza, la ricerca del voto alto, della valutazione sempre positiva e questo può generare non poche difficoltà da parte dello studente. Si sente quasi soffocato da tutti questi desideri, e si sente vincolato a dei doveri che non sente così forti. Sapere come affrontare questa ansia da prestazione è di fondamentale importanza perché, altrimenti, questo stress continuo può avere delle ripercussioni non indifferenti.

Reagire positivamente

Il fatto di ritrovarsi con pagine e capitoli interminabili di materie spesso odiate, può compromettere la propria serenità anche a livelli più gravi. In alcuni casi si sviluppa una forte aggressività nei confronti di tutti, sia a livello di amicizie che a livello familiare, perdendo ogni stabilità e ogni tranquillità. I più introversi invece tendono a isolarsi, a trincerarsi in uno studio che li consuma e li conduce verso una depressione sempre più profonda. Bisogna però riflettere sempre sul fatto che la scuola deve sempre essere considerata una parte della vita, una parentesi. Non la vita stessa.

Come in un problema di matematica, occorre il giusto metodo e la concentrazione migliore, avanzando lentamente ma con costanza. Se si hanno delle difficoltà in certi campi, è sufficiente chiedere aiuto e farsi dare una mano. A volte basta semplicemente parlarne e non tenersi tutto dentro di sé.

Come si può superare un’ansia da prestazione a scuola se si pensa di dover fare tutto da soli? Nessuno è infallibile e un piccolo sostegno può diventare una soluzione prodigiosa per chi sa ascoltare e fare tesoro di ogni consiglio. In breve tempo, sarà evidente come le preoccupazioni e ogni tipo di ansie legate alla scuola sparirà, per lasciare spazio alla serenità di un tempo.

 

prestazione e autostima  

Ansia da prestazione- Lettura in pubblico

 

Non a tutti è capitato, ma potrà succedere in molte occasioni, di ritrovarsi davanti ad un gruppo di persone e di dover parlare. Se si tratta di leggere, può ancora presentarsi come un problema ridotto. Se invece si tratta di parlare di qualcosa che si sa, ma senza avere alcun riferimento, facendo affidamento solo sulla propria memoria, allora la situazione può apparire nettamente più grigia. In realtà, in entrambi i casi, si può riuscire a tirarsi fuori da ogni guaio con destrezza e semplicità, ma non sono doti che si hanno naturalmente. Imparare a dominare le proprie ansie, saper tenere gli occhi dritti sull’obiettivo e avanzare senza fermarsi è difficile.

E’ comprensibile ritenersi al di sotto delle aspettative e pensare di non valere abbastanza, ma la verità è un’altra e, se imparerete come risolvere questa ansia da prestazione vi accorgerete che non era una situazione così insostenibile come pensavate.

Il problema della lettura

Può avvenire durante una lettura di poesie, una lettura per i genitori, una declamazione di qualche pezzo teatrale, ossia un monologo, oppure un evento particolare che vi vede nella veste di lettori. In tutti questi casi, la caratteristica comune è che siete voi, una serie di parole da leggere e un pubblico che vorrà sentire la vostra voce. La reazione più normale è quella di rimanere bloccati come statue e non riuscire a spiccicare parola.

Quando ci si rende conto di essere da soli con il proprio foglietto di carta, si può addirittura avere dell’ansia così forte da non riuscire a stare in piedi e avviene una sensazione di nausea, malessere diffuso, per poi terminare con un capogiro. Questo tuttavia non deve intimorire in alcun modo, perché sono reazioni dovute ad una preparazione mal fatta o del tutto assente, mentre chi deve confrontarsi con un pubblico ed è alle prime armi può seguire una serie di indicazioni per non dover patire alcun tipo di ansia o stress, capendo così come risolvere la propria l’ansia da prestazione ed essere al meglio della propria forma.

Attenzione alla voce

Innanzitutto, se avete un discorso o un brano già preparato, rileggetelo più volte anche se sapete che ce l’avrete con voi sul palco. In questo modo acquisterete un po’ di familiarità con ciò che dovrete leggere e non avrete alcune parole difficili da pronunciare o che richiedono un’attenzione maggiore di quella che usate di solito. Prima di salire bevete un po’ d’acqua per non avere già la gola secca e schiaritevi la voce, altrimenti rischierete di arrivare con una voce strozzata e non riuscire a spiccicare neanche una sillaba.

In secondo luogo, respirate sempre lentamente e cercate di mantenere un tono di voce né troppo alto, né troppo basso, se è possibile senza correre troppo durante la lettura. Queste paure e questi problemi che potrebbero accadere a causa dell’ ansia, scompariranno in una volta sola se saprete ricordare queste semplici soluzioni e vi renderete conto che esiste più di un modo per superare la paura e capire come superare l’ansia da prestazione in maniera efficace.

Paura di parlare  sul palcoscenico

 

Durante la scuola, alcuni ricorderanno di alcune situazioni in cui si è resa necessaria una fermezza e un sangue freddo non da poco. Basti pensare agli spettacoli di fine anno, o ad altre occasioni in cui vi era da salire alcuni gradini, ritrovarsi sommersi da riflettori e doversi rivolgere ad un pubblico formato da famiglie, amici o conoscenti. Oppure completi estranei. In tutti questi casi, si è dovuto cercare il coraggio dentro di sé per trovare calma e concentrazione. Dal momento che non tutti sappiamo reagire allo stesso modo di fronte a degli eventi di una certa importanza, c’è chi non trova la stessa forza di un altro e anche l’esito di questi episodi si può concludere splendidamente o in un completo e fallimentare disastro. Come si può pensare di superare questa ansia da prestazione, questa ansia da palcoscenico senza cadere in figuracce e diventare rossi in maniera imbarazzante?

Ansia da palcoscenico

Quando si partecipa ad una esibizione di qualche tipo, come un saggio di musica o di teatro, la tensione comincia ad aumentare già qualche ora prima di esibirsi in maniera vera e propria. C’è chi comincia a sudare senza freno, chi trema, e chi invece non riesce più a parlare come si deve, con la voce rotta dall’emozione.

Tanti modi diversi per manifestare la medesima paura, quella di ritrovarsi con di fronte una marea di occhi puntati contro e la sensazione sgradevole, il disagio di chi non sa come gestire una situazione simile e vorrebbe sprofondare mille metri sotto terra senza dover più uscire. In realtà, non è difficile riuscire a dominare queste sensazioni negative e farle diventare invece degli stimoli positivi.

Anche i più grandi artisti hanno avuto degli esordi e, salvo rare eccezioni, tutti hanno avuto i medesimi timori. Anche loro si saranno ritrovati senza sapere come affrontare l’ansia da prestazione, tuttavia hanno saputo stringere i denti e affrontare quella paura di fronte a loro, senza fuggire, senza nascondersi, ma andando fino in fondo mettendoci tutto il loro impegno.

In scena

Prima di salire sul palco, è necessario cercare di darsi più fiducia possibile. Se si è da soli, può risultare più complicato, ma basta pensare a qualche volto amico, a qualcuno che è lì per noi. Questo può sconfortare ulteriormente ma in realtà si tratta di prospettive diverse.

Invece di pensare che se fallirete quella persona rimarrà delusa, pensate a come sarà invece doppiamente felice quando vedrà quanto talento avete e quanto vi siete dati da fare per imparare una battuta, per migliorare il vostro pezzo e per dare il meglio di voi. Immaginate di salire su un palco dove sono tutti in attesa di vedere la vostra bravura e di avvertire tutte le vostre doti. Se sono lì, è perché sanno quanto valete e vogliono averne una conferma.

Il pubblico non vuole scoraggiarvi o vedervi fallire. E’ un vostro alleato. Ricordatevi che non siete mai soli sul palco, perché loro sono parte dello spettacolo e parte di voi. Non bevete né mangiate nulla prima di esibirvi, chiudete gli occhi e fate un respiro profondo. Loro sono lì per voi. E voi sapete come gestire la vostra ansia da prestazione, sapendo che la vostra performance darà loro il piacere e il successo che vogliono vedere.

Ansia da prestazione sportiva

Magari non appare così evidente quando si osserva una competizione sportiva, specie se si è comodamente seduti sul proprio divano e si vuole semplicemente assistere ad una partita di calcio o ad un altro incontro sportivo, ma in realtà la smania nervosa prima di una competizione, è insopportabile.

Si sente su di sé la pressione, in modo speciale se siamo all'attenzione della moltitudine, ma può avvenire allo stesso modo anche se si sta giocando una partita contro una squadra minore. Di qualsiasi sport si tratti, in qualsiasi occasione venga posto il caso, si verifica sempre una certa inquietudine che può arrivare a incidere negativamente sulla prestazione, causando un cosiddetto "fallimento".

Questo perché se un atleta, soprattutto a livelli amatoriali, non sa come districarsi con i sintomi ansiosi della prestazione soccombe ad essi.

Talento e fiducia

Non è una questione di talento. Ci sono atleti più bravi di altri che rischiano di vedere i propri sforzi vanificati a causa dell’ansia e della propria incapacità a reggere paranoie e timori propri. E’ una componente psicologica ed emotiva. C’è chi in allenamento sa dimostrarsi un fuoriclasse e raggiungere risultati anche brillanti, ma che una volta al centro della scena, quando deve davvero dare “spettacolo”, finisce con il non sapere come tenere a freno ogni incertezza e perde la sua abilità solita.

Sebbene in uno sport collettivo sia più facile farsi coraggio perché si ha il sostegno dei propri compagni, non è detto che queste paure siano minori rispetto ad uno sport individuale. Anche se si è parte integrante di una squadra, il peso della responsabilità si avverte singolarmente, e questo mette sullo stesso piano tutte le categorie, a qualsiasi numero di giocatori. Il segreto risiede nel riuscire a sconfiggere autonomamente le proprie paranoie per capire come superare l’ansia da prestazione e saper convogliare questo spirito a beneficio dei propri colleghi sportivi.

Riflettere e ricordare

Quando si scende in campo, quando ci si allaccia le scarpe prima di un match importante, è bene tornare con la mente a tutti gli sforzi fatti.

Se ci si è allenati duramente e si sono fatti sacrifici anche importanti per poter arrivare ad una certa preparazione agonistica e di gioco, prima di tutto è bene ricordarsi questo. Magari gli avversari saranno più forti di noi, magari anche più preparati, ma non conta.

Quello che conta è che voi avete del potenziale ed è per questo che siete su quel campo a disputare quel’l’incontro. Siete giunti fino a lì grazie ad una capacità che è manifesta e ben visibile. Non bisogna fare passi indietro ma essere fieri di se stessi. Sapere che si hanno tutte le carte in regola per vincere e strappare un risultato degno d lode. Ogni grande giocatore, ogni grande atleta si concentra, si chiude un attimo in raccoglimento personale prima di affrontare un incontro importante. Torna con la mente agli allenamenti, ai consigli e poi si calma. Si rilassa.

Lascia da parte la propria vita e si dedica anima e corpo a quei minuti che lo aspettano in cui contano solo il proprio talento e la propria abilità. Via i timori e le preoccupazioni. Solo così sarete in grado di risolvere ogni dubbio e potrete capire come abbattere ogni ansia da prestazione con la vostra capacità.

prestazione e autostima e sessualità  

Timore per la prestazione sessuale

 

Il rapporto sessuale dovrebbe rappresentare uno dei momenti di massimo piacere sia per la donna che per l’uomo, ma in quest’ultimo caso non è detto che le cose vadano sempre per il verso giusto. Ci sono alcuni problemi di natura fisica, alcuni di natura psicologica, ma in entrambi i casi la loro diretta conseguente si traduce nell’astinenza più totale.

Un danno che non va ad intaccare solo la componente del desiderio ma anche l’aspetto sociale legato alla coppia e può portare a conseguenze molto gravi. Un litigio, una disarmonia, una rottura della propria empatia che culmina con la separazione e la fine della relazione stessa. Può apparire sorprendente, ma chi non sa come superare l’ansia in certi casi, ad esempio come superare l’ansia da prestazione, si ritrova a perdere fiducia in se stesso, fiducia nella propria compagna, fino a perdere ogni cosa più preziosa del proprio legame affettivo.

Imbarazzo e disagio

Se conoscete una ragazza da poco tempo e la vostra intimità ha raggiunto un certo livello solo in periodi più recenti, può darsi che per timidezza o altri fattori, non si riesca a sentirsi completamente a proprio agio con la propria compagna. Questo disagio culmina in una mancata eccitazione, il che vanifica ogni rapporto sessuale e spegne ogni atmosfera, per quanto erotica ed eccitante. L’ansia da prestazione in questi casi subentra senza che uno se ne renda conto perché è legata spesso a motivazioni più mentali che fisiche. Ci si fa prendere dal panico, si pensa subito che la propria ragazza potrebbe non essere soddisfatta delle proprie performance. Finendo quindi, con l’essere così assorbiti da questi timori dal non riuscire a concentrarsi su quello che conta ossia il sesso. Questo è un elemento particolarmente nocivo che chi non sa come superare l’ansia da prestazione conosce bene e spesso non riesce a superare da solo.

Vivere il momento

Per avere un amplesso sano e senza timori, bisogna immedesimarsi anche nella persona che si ha di fronte e pensare a due cose fondamentali. Lei è lì perché vuole noi e noi soltanto, perché si sente attratta da noi e non vuole altri. In secondo luogo, può avvenire anche in ambito femminile un calo di autostima, perciò è perfettamente normale sentirsi agitati. L’imbarazzo iniziale deve essere superato solo tramite un collegamento più forte con la propria partner. Se si sta bene con una donna, basterà pensare a lei e tutte le preoccupazioni svaniranno. Non bisogna essere distaccati e isolarsi nella propria sfera di negatività.

Ogni rapporto è unico e vive delle sue regole

Ogni rapporto racchiude qualcosa di speciale che deve essere apprezzato e vissuto senza timori, senza restrizioni. Bisogna lasciarsi trascinare dal proprio piacere e da quelle sensazioni positive che si verificano quando siete in sua compagnia. Lasciatevi alle spalle ogni timore, ogni dubbio ogni “se” e “ma”. Se lei è di fronte a voi, l’unica cosa a cui dovete pensare è come farla stare al meglio delle vostre possibilità e a come godervi il momento che vi si presenta. Solo così potrete capire come superare l’ansia da prestazione nel migliore dei modi e come avere un rapporto sessuale completo e soddisfacente.

 

 

Su di me..

Ciao sono Naxos che ovviamente è un nikname, ho creato questo sito per dare informazioni a chi lo desidera sulla mia esperienza di vita sul miglioramento e la trasfarmazione personale: quindi buon viaggio..

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Ultimo aggiornamento: domenica, 15 Novembre, 2020

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