Oramai non si fa che parlare del coronavirus, per chi non lo sapesse ( cosa impossibile!) si tratta Covid 19, che quasi sembra il nome di un farmaco: perdonate l’ironia. Certo è un fenomeno allarmante, che spaventa molto, ma cosa è più allarmante il virus in se, oppure la paura che genera caos e terrore?

Vivo a Firenze, e anche qui, dove non c’è al momento nessun contagiato (vedi N.d.A), almeno che io sappia, ho assistito comunque alla corsa per accaparrarsi cibo e viveri di vario genere. Non credevo ai miei occhi, mi chiedo a cosa serve, perché avviene questo dal momento che alla televisione non fanno che dire di stare tranquilli: il cibo non mancherà.

N.d.A: Purtroppo ad oggi la situazione non è più questa, per avere info aggiornate sulla situazione in toscana ti può essere utile questa pagina.

Come per tutti i problemi di salute, vale sempre il vecchio e ormai quasi scontato fatto della paura che genera stress, e come sappiamo lo stress abbassa notevolmente la funzionalità del sistema immunitario: la nostra armatura contro le malattie. Buffo a pensarci, oramai questo collegamento fra stress e sistema immunitario è palese e accettato scientificamente, ma le persone non ci credono veramente: sembra una fuffa.

Tanto è che, si continua a temere ciò che non si dovrebbe. Certo è che la televisione e l’informazione non aiuta affatto. Si parla del coronavirus con toni da cronaca della tragedia, dicendo poi che: ” non bisogna preoccuparsi”.

Chi conosce un minimo di p.n.l ( programmazione neuro linguistica ) sa che se io ti dico non ti devi preoccupare, l’inconscio recepisce: ti devi preoccupare, la negazione non è veicolata per come si intende nella comunicazione diretta.

Mi chiedo, ma chi da queste notizie in un momento di tale delicatezza, lo fa con cognizione o è un caso. Certo è che mantenere l’attenzione con l’ansia degli sviluppi consente un seguito costante, quindi più odiens e più pubblicità paganti. Ma è una riflessione, ne più ne meno.

Da dove viene il coronavirus?

Dai pipistrelli, dai serpenti dalle basi segrete, dai serpistrelli, non si sa veramente, a parte la mia personale ignoranza dovuta al fatto che seguo poco le informazioni, tranne quelle che anche non volendo mi propinano, non perché sono un orso fuori dal mondo ma perché la mia salute ne gode molto, non si sa effettivamente, tante ipotesi e poche certezze. Ma in effetti, cosa importa: il fatto che questo virus venga da un pipistrello brutto e nero e da una serpe viscida e strisciante serve solo ad aumentare la paura e la “mala” natura del disagio, ma poi cosa cambia?

Il coronavirus(covid 19) è un killer spietato?

Sembra che si tratti di una specie di influenza con implicazioni sul sistema respiratorio, pericolosa su anziani e persone già in stato precario di salute, come tutte le influenze e le malattie in genere. Purtroppo ci sono stati decessi, e questo è grave e triste, ma come ce ne sono per un sacco di altre infezioni stagionali. Psst….Sembra che il tasso di mortalità è inferiore a quello dell’influenza(vedi N.d.A).

N.d.A: Questo era verosimile al tempo in cui l’articolo è stato scritto, ad oggi sembra superiore anche se i casi di persone decedute per causa diretta del virus, senza altre patologie preesistenti siano poche decine. 

Fonte intervista Dottoressa Capua sul canale di Montemagno

Le informazioni che riceviamo, a cosa servono?

Questa è una bella domanda, non saprei, se ci pensi tutto quello che sentiamo, escludendo i consigli scontati relativi l’igiene delle mani ( sempre valida, altro che virus) e il fatto di mantenere un metro di distanza da chi sputazza e starnuta ( anche per evitare uno sputo in un’occhio) non servono a molto. Fare la conta degli infetti serve solo ad aumentare l’ansia e il crollo del pil: che convenga a qualcuno? Non chiediamocelo è meglio, di fatto sembra un conto alla rovescia, del tipo ora tocca a me… pronti attenti via!!

Una storia vera sul male.

Io non credo al caso, qualche settimana fa, me ne stavo nel mio ufficio funebre, ad un certo punto entra una signora anziana, molto anziana. Molto carina, ben vestita, una bella vecchina insomma.

Magrissima e piccola, da farne un portachiavi, talmente era carina e minuta. Entra e mi chiede scusa, pensava che in quell’ufficio non ci fossimo più, portava appresso un trolley per la spesa.

Mi racconta un sacco di cose tristi su di se, sulla sua famiglia e mi dice che quando le tocca di fare “il grande viaggio” vuole una cosa semplice e che ha già una discreta sommetta da parte. Si trattava di una signora dolcissima, provata dalla vita ma con un gran temperamento. Ad un tratto mi dice che a avuto due tumori e che è sopravvissuta a entrambi ( evidentemente).

Poi soghignando mi dice:” sai perché i tumori non mi hanno uccisa?”, rispondo che non lo so, e lei:” perché io non ho paura di loro, vedi il male uccide chi ne ha paura, pensaci è un grande segreto”.

Certo si tratta del racconto di una signora che ronza il secolo, e per carità ognuno vive delle sue convinzioni, se questa sua credenza le ha permesso di guarire, insieme alle cure che immagino abbia fatto, ben venga.

Ma quello che mi disse mi è rimasto in mente, e credo che in fondo non sia una semplice fantasia, la paura è ciò che ci porta fuori dal nostro centro e questo è vero, per me ovviamente.

ATTENZIONE: le informazioni contenute in questo articolo non rappresentano informazioni professionali o istituzionali ma solo il punto di vista personale di chi scrive tutelato dall’articolo 21 della costituzione italiana. Alcune informazioni inesatte sono la conseguenza della rapida variazione della situazione fuori da ogni possibile previsione.

Risorsa consigliatissima

https://youtu.be/jy_arbNKcww


Naxos
Naxos

Mi chiamo Naxos , che chiaramente è il mio user , la bellezza è in ogni cosa e durante una visita a Messina ho scoperto i giardini Naxos, li ho avuto la mia prima connessione con la bellezza del creato, Sono diplomato e ho seguito corsi universitari ma la mia indole è quella della ricerca pratica , empirica cioè la sperimentazione diretta di tecniche e metodi per vivere più felici e trovare il mio posto dell'universo. Ho seguito pratictioner seminari e quant'altro , potrei definirmi coach , motivatore , facilitatore ...si ma che significa ...sono un uomo che vuole connettersi con gli altri uomini ,con esperienze ,idee e condivisione.

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