Spesso senti parlare di credenze limitanti, oramai sappiamo che esistono dei modi di pensare che ci portano a cambiare le nostre decisioni.Involontariamente queste credenze ci portano a pensare in un certo modo alla cosa che vogliamo sviluppare, spesso sono inconsce.

E’ necessario diventare consapevoli di questo, del fatto che siamo quello che abbiamo imparato, come viviamo è spesso, l’esecuzione di un “programma” uno script mentale.Il paragone della mente con il funzionamento dei computer è frequente, in effetti le somiglianze sono evidenti.Anche perché il computer è stato progettato sulla traccia di ciò che è conosciuto:la mente umana.

 

 

Convinzioni limitanti cosa sono.

Tutti noi abbiamo delle idee che sono alla base della nostra cultura, del nostro modo di vivere.Fino dall’infanzia sarebbe impensabile non essere influenzati da quello che abbiamo vissuto.Dalla nascita subiamo in modo assolutamente inconsapevole il modo di vivere e di esprimersi delle nostre figure di riferimento: i genitori.

Essi ci insegnano cosa è giusto e cosa credenze limitantinon lo è.E’ normale fare quello che i genitori mostrano come giusto che,al momento ci sembra l’unica possibile opzione.

Ma a volte veniamo forgiati su convinzioni: date da conoscenza diretta della vita e di esperienze che, anche se comuni a molti, semplicemente non sono nostre.

Queste visioni della vita, cariche di credenze limitanti sono di solito negative e penalizzanti.

Un esempio semplice ma efficace, in tema di relazioni é quella madre che viene lasciata dal compagno.Che con gesti parole e comportamenti comunica alle figlie di non fidarsi degli uomini, e di evitare l ‘amore: perché non esiste.

Quello che capita nella vita tramite le esperienze modifica il nostro modo di pensare creando le credenze limitanti: cose non vere ma che crediamo tali.

Perché crediamo a quello che ci raccontano?

Tendiamo per natura a filtrare il mondo secondo quello che le figure di riferimento ci fanno capire.Non so se ci hai mai fatto caso, quando siamo molto piccoli, ogni cosa vediamo o facciamo guardiamo il viso della mamma o del babbo.

Non conoscendo il mondo questo e l’unico modo per capire cosa si deve fare, in base all’ espressione che vediamo sul viso di chi ci osserva, sappiamo giuducare quello che accade.

Vi è mai capitato di vedere un bimbo che cade: subito guarda il genitore, se egli è spaventato facendolo trasparire il bimbo si mette a piangere; se l’adulto sorride e non da peso a quello che è appena successo il bambino sorride e riprende il gioco.

Questo è un esempio banale di come quello che l’adulto trasmette crea la misura della realtà del bambino.Le credenze limitanti hanno radici profonde, non è semplice liberarsene come alcuni sostengono. Soprattutto con la messa in pratica del famoso “pensiero positivo”.

Pensare che tutto è bello e tutto è rosa non serve, non è una strategia che funziona.Lo dico in base alla mia esperienza personale, le credenze limitanti sono profonde e di seguito ti indico una buona traccia su come liberartene.

 

La prima cosa che ti consiglio di fare, per liberarti di credenze limitanti è quella di esplorare quello che nella vita ti ha dato particolare dolore oppure che, ti ha reso particolarmente felice.

Questo è importante, segna su un foglio di carta tutte le situazioni e gli eventi che hanno caratterizzato le emozioni citate prima: dolore, fastidio e felicità.Cerca di indagare i fatti nel dettaglio, e cerca di capire cosa li contraddistingue alla base della loro evoluzione.Confronta le varie situazioni che riesci ad estrarre dai tuoi ricordi e trova “l’uguale nel diverso”.

Ti stupirai mentre cerchi di leggere nella tua mente e nei tuoi ricordi per scovare le credenze limitanti che governano la tua vita che, molte di esse sono comuni a vicende e fatti diversi.Si tratta di una prova del 9, di un ridurre in minimi termini i ricordi e le situazioni.

Potrai stupirti dell’evidenza che appare davanti a te, come un castello di fumo che svela il segreto della tua sofferenza e delle tue limitazioni, o quelle che appaiono tali.Molto spesso le credenze limitanti o convinzioni non sono molte, ma una o due che in varie forme vincolano e decidono la tua vita.

Alla base e a nutrirle come una “madre infausta” troviamo le emozioni e i pensieri che spesso ci vincolano e limitano: il giudizio degli altri e l’abbandono.

Adesso ti faccio un esempio di come scrivere il tuo diario o mappa delle credenze limitanti:

 

 

Periodo fatto o emozione cosa accadde cosa credevo
 10 anni  Litigio con amico  Lui mi prese in giro  Di essere piccolo un fallito
 15 anni  Confessione a ragazzo che mi piaceva  Lui mi ha rifiutato  Disperazione, di essere inutile e una fallita
 20 anni  Scelta della scuola Volevo andare all’università ma i miei mi convinsero che dovevo cercare un lavoro Impotenze, frustrazione fallimento

Questo esempio è volutamente semplice, ma può aiutarti a identificare le tue credenze limitanti e il pensiero con la relativa emozione che vive sotto.

Quando dico che “vive” non lo dico a caso, le credenze limitanti e le idee  che producono hanno vita propria. Esse fanno parte della nostra personalità, una scorza che si è creata per difendere la parte più profonda in noi, quella più vera. Questa nostra personalità è una difesa e un adattamento all’ambiente, pensate che i nascituri traggono informazioni ancora prima di venire al mondo: tramite le emozioni della madre.

Chiaramente un bimbo che percepisce paura e rabbia, nasce con un senso di allerta sviluppato: l’ambiente che lo ospita è ostile, quindi è pronto alla reazione.

Credenze limitanti un sistema di sopravvivenza e adattamento.

E nel caso le convinzioni sull’ambiente stesso, confermino le sue percezioni prenatali: ammettiamo che la persona nasce in un clima di guerra, andranno a rafforzare la sua personalità, accrescendo ansia , aggressività e visione personale del mondo e degli altri come nemici da cui guardarsi.

Il problema è che noi, che non siamo presenti al nostro io più profondo, siamo come addormentati in un turbine di idee e emozioni virtuali: create appunto dalla nostra personalità, la cosa peggiore è che noi siamo convinti di essere la nostra personalità.

Quando dovremmo usarla come uno scudo, se ci pensiamo è un’arma incredibile: possaimo essere come vogliamo quando vogliamo.

Queste non sono considerazioni psicologiche o scientifiche ma mentre percorro il mio cammino, riscontro sempre più come vere.

Il mio consiglio, per quello che vale è allenarsi alla presenza, a conoscere il nostro corpo e ascoltare le emozioni e soprattutto il dolore, esso insegna e ci parla di come siamo e di come possiamo non soffrire.

Ma nella logica moderna il dolore, mi riferisco a quello emotivo è qualcosa da allontanare. da spegnere.

“La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente.”

Marcel Proust

Fonte citazione:www.aforismi.meglio.it/

 


Naxos
Naxos

Mi chiamo Naxos , che chiaramente è il mio user , la bellezza è in ogni cosa e durante una visita a Messina ho scoperto i giardini Naxos, li ho avuto la mia prima connessione con la bellezza del creato, Sono diplomato e ho seguito corsi universitari ma la mia indole è quella della ricerca pratica , empirica cioè la sperimentazione diretta di tecniche e metodi per vivere più felici e trovare il mio posto dell'universo. Ho seguito pratictioner seminari e quant'altro , potrei definirmi coach , motivatore , facilitatore ...si ma che significa ...sono un uomo che vuole connettersi con gli altri uomini ,con esperienze ,idee e condivisione.

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