Tutte le volte che termina una relazione d’amore, una delle persone che la vivono spesso soffre.
E il dolore della delusione d’amore è spesso misurato in termini di intensità a seconda della durata della storia. Ma comunque si può uscire dalla delusione d’amore e ritornare a vivere, andando avanti e continuando a godere delle infinite gioie dell’amore e della vita.

Ma come possiamo superare una delusione d’amore?

All’inizio sembra non essere semplice, e di fatto non lo è, smettere di soffrire per una delusione d’amore è paragonabile quasi a smettere di fumare o al disitossicarsi da qualche dipendenza, perché si tratta sempre di una dipendenza psicologica, il pensiero è sempre focalizzato alla persona che ritenete perduta per sempre, stranamente quando la persona è assente ci sembra ingigantita e ancora più presente.

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Di lui o di lei è tutto perfetto, quello che ci dava, tutto ciò che ci trasmetteva; anche se al momento non ci donava particolari emozioni, sembra che tutto a un tratto diventa  quello che desideriamo.

Spesso non è proprio così, ci si sente soli e abbandonati, ci sentiamo brutti e incapaci di ritornare saldi sulle nostre gambe.

Ma  questa è la sedimentazione del dolore, come sempre capita, ci sono molte persone che soffrono per una delusione d’amore, ma tutto questo non ci consola, l’amore è la cosa forse più importante nella vita dell’essere umano, e come ogni cosa importante ha il suo prezzo da pagare.

Un’altra fase che passiamo in seguito ad una delusione d’amore è il fatto di arrabbiarsi con noi stessi e con la persona che ci ha abbandonato.

Ci chiediamo come ha potuto farlo, e come lo abbiamo permesso, continuiamo a rimuginare su queste accuse che facciamo a noi stessi e all’altra persona e distogliamo l’attenzione da tutto quello che ci circonda e che probabilmente  potrebbe darci modo di uscirne.

Certo è vero che per superare una delusione d’amore, non sempre è utile attuare la tecnica chiodo schiaccia chiodo, ma come sempre vale la raccomandazione di riflettere su quello che è accaduto, cercando per quanto possibile di comprenderne la natura, senza sentirsi schiacciati da essa, ma cercare di creare, da quello di negativo che emerge una nuova forza per non andare a fondo, e per non ripetere lo stesso errore o gli stessi errori che abbiamo fatto.

Perché in ogni caso, quando una storia importante finisce, e ne consegue una delusione amorosa, la colpa non è mai di qualcuno in particolare ma è sempre un insieme di fattori, un insieme di responsabilità.

Quello di cui dobbiamo preoccuparci e comprendere come tutto quello che accade, rientra nel nostro universo personale e nella nostra responsabilità: riguarda il nostro strato di esistenza.

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Fino a quando, daremmo la colpa di quello che accade all’esterno, magari pensando che qualche donna o qualche uomo ha sedotto il nostro amore rubandocelo, qualcuno l’ha strappato da noi, oppure, che i genitori o gli amici abbiano fatto pressione per lasciarci la sofferenza non ci abbandona.

In questo modo non troveremo mai la forza per rialzarci, dobbiamo cercare di comprendere, come la delusione d’amore sia un gradino della nostra crescita, un occasione di introspezione e di miglioramento per noi stessi, e per le future relazioni che potremmo intraprendere.

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Delusione d’amore: lasciarsi andare:mai!

Un’altra fase potremmo dover attraversare in queste circostanze, è quella di lasciarsi completamente andare, pensare di essere dei falliti, e che non siamo destinati ad essere amati: tutto quello che facciamo va a finire male, diventando vittime di noi stessi.

Anche questo è sbagliato, anche se, perfettamente umano, fondamentalmente tendiamo a ricreare nella nostra vita e nelle nostre relazioni degli schemi.

Provate a fare  un semplice esperimento: scrivete su un foglio in modo molto sintetico, elencando tutte le relazioni che avete avuto, come sono iniziate, come si sono svolte e quando sono finite e se potete, anche le emozioni che vi hanno procurato.

Di solito chi ha avuto molte delusioni d’amore, si renderà conto che in quello che scrive ritroverà uno schema, come se ciò che è accaduto, per un gioco e una meccanica quasi crudele o per un karma avverso si riproponga continuamente.

Potreste rimanere stupiti della mia affermazione: siete voi che lo avete voluto, lo so, mi odierete, ma superata questa prima fase potrete rifletterci, la sfortuna non esiste, e anche questa frase può darvi una reazione di indignazione, perché è facile e semplice pensare che le nostre delusioni d’amore sono date dalla sfortuna, come si dice:” sfortunato in amore”, ma non è reale, è solo una giustificazione che non ci consente di superare questa nostra prospettiva, anzi, tende ad auto confermare ed alimentare le nostre convinzioni che ci porteranno a rivivere esperienze simili.

Ma come possiamo fare a reagire ad una delusione d’amore e di interrompere questo schema?

Se vi dicessi che è semplice sarei un gran bugiardo, perché non lo è, ma vi dico, per esperienza personale che è possibile, esistono percorsi che possono portarci alla defusione di questi schemi, e all’esercizio della presenza che ci consente di capire quando certe idee e certe convinzioni scattano, in modo da poter scegliere come comportarsi.

E’ importantei capire che cosa c’è alla base di questo ripetersi, capire qual è il nostro bisogno principale, capire come l’abbandono è il dolore di fondoi è entrato nella nostra vita.

Meritiamo amore oppure no?

È proprio così, quando l’abbandono in una circostanza o nell’altra entra nella nostra vita, nasce in noi la convinzione che non meritiamo amore e che saremo abbandonati, certo è che per andare a fondo in una questione del genere, ci vuole un buon lavoro su se stessi, ma comunque posso provare a darvi qualche consiglio tratto dalla mia esperienza personale.

Per prima cosa dobbiamo diventare consapevoli che una tale situazione si sta ripetendo, diventare consapevoli non significa saperlo ma saperlo a livello di presenza, vedere il “meccanicismo” in azione e per far questo dobbiamo riflettere su questa cosa, ripercorrere mentalmente i nostri rapporti, ma mi raccomando, fatelo come se vedeste un film: dall’esterno, non fissate l’attenzione sui “drammi”  del passato, anche se comunque, ci può creare disagio, capire dove ci sono delle similitudini e approfondirle.

Per farvi un esempio semplice: se magari nella nostra vita di relazione spesso capita di avere un inizio folgorante, in cui si esce insieme spesso, si fa molto sesso, e poi dopo si comincia a chiudersi in noi stessi, diventando abitudinari e svogliati, e ci rendiamo conto che questo si ripete costantemente.

Quello può essere un punto di partenza, nella prossima tua relazione cerca di fare in modo che questo non accada, per avere risultati diversi bisogna compiere azioni diverse, è ovvio che in un rapporto che diviene intimo c’è un minimo di abitudine, ma cercare di non fossilizzarti su questo.

Oppure occorre rendersi conto se veramente, la persona con cui vogliamo intraprendere una relazione ci appassiona, o se semplicemente è una persona con cui vogliamo stare.

Per superare le delusioni d’amore procurate dai rapporti fallimentari è utile non avere rapporti, stare un po’ soli, è utile  rientrare nella “nostra casa”, ripopolare quella casa abbandonata, stò parlando del nostro corpo e della  nostra mente, che troppo spesso lasciamo abbandonata a se stessa, concentrandoci sull’esterno.

Ci focalizziamo sul cercare qualcosa da fuori, persone, amicizie, sull’apparire in un certo modo, sull’avere sempre qualcosa di esterno a noi sul quale fare affidamento e sul quale sperare.

Tutto questo deriva, a mio avviso dalla concezione stessa della realtà: essa è un riflesso del nostro mondo interno, ma noi, gli attribuiamo il potere di agire su di noi, è come il gattino davanti allo specchio che colpisce l’immagine pensando che sia viva, o che aspetta ore, in posizione difensiva una sua azione!

Questi sono solo semplici consigli,  ma comunque possono rappresentare un buon punto d’inizio, riflettete su ciò che avete letto e soprattutto considerate tutto quello che in questa lettura vi ha dato più fastidio (apparte la mia grammatica 🙂 ), perché spesso è proprio lì che si concentra la difficoltà, è ciò che sappiamo benissimo ma che non vogliamo accettare.

Grazie e tanto amore a tutti.

P:s. Per chi lo desidera ecco il link per approfondire il discorso della presenza, che è molto molto utile e importante.


Naxos
Naxos

Mi chiamo Naxos , che chiaramente è il mio user , la bellezza è in ogni cosa e durante una visita a Messina ho scoperto i giardini Naxos, li ho avuto la mia prima connessione con la bellezza del creato, Sono diplomato e ho seguito corsi universitari ma la mia indole è quella della ricerca pratica , empirica cioè la sperimentazione diretta di tecniche e metodi per vivere più felici e trovare il mio posto dell'universo. Ho seguito pratictioner seminari e quant'altro , potrei definirmi coach , motivatore , facilitatore ...si ma che significa ...sono un uomo che vuole connettersi con gli altri uomini ,con esperienze ,idee e condivisione.