timidezza

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La timidezza è definita come una tendenza a sentitsi inadeguati, inefficaci nella connessione sociale , questo determina molti problemi .

Dunque si creano limitazioni nella vita SOCIALE , come vita sociale si intende tutto ciò che è sociale a 360°!

L’esere introverso e provare timidezza  e il sentirsi inadeguati o in imbarazzo nel vivere con gli altri sono direttamente associate alla PAURA.

La paura di non essere accettati , la paura di non piacere e di sentirsi fuori luogo in ogni situazione . La paura è una parte di noi , la timidezza non è l’unico sentimento che la contiene e la usa , essa è importante nella vita dell’uomo.

Come si dice “la paura ti tiene in vita” , frase devastante dal punto di vista emotivo , ma vera .

In quanto la paura è un meccanismo profondo e antico della nostra esistenza .

La paura data dalla timidezza è qualcosa  di cui abbiamo ereditato l’utilizzo  dal buio dei tempi,e che è dentro di noi .

La timidezza e la paura quindi sono legate , da un filo indissolubile .

Ma perché si è timidi? Vai subito alla risposta

 

“La timidezza è timore d’esser giudicato male.”

Timidezza :Lo sai che nella testa hai il PC più potente del mondo!

La persona timida , come abbiamo detto , prova paura  ,incertezza e indecisione , ma mentre gli ultimi sono segnali della timidezza .

La paura è un meccanismo di adattamento all’ambiente.

Immagina la mente umana come un computer , che deve provvedere a far funzionare bene il tuo corpo .

Questo pc deve coordinare tutte le tue azioni, per sopravvivere , quindi per MANGIARE , RIPRODURSI , e PRESERVARE LA VITA.

Il cervello riceve informazioni dall’esterno , tramite i sensi , che sono 5 , la VISTA , UDITO ,TATTO ,OLFATTO,GUSTO.

La mente , timidezza oppure no , ha questo compito, apprende e processa le informazioni .

Per poi restituire risposte adeguate alla situazione che stiamo vivendo , oppure che dobbiamo affrontare.

Infatti la mente non è (purtroppo!!) focalizzata solo nell’evento presente , il famoso Qui e Ora,  proietta nel futuro previsioni .

Quindi per farti un esempio pratico , se vieni morso da un cane , questa informazione rimane nella tua mente :

CANE==>MORSO==>DOLORE

E la tua memoria a lungo termine (MLT) assimilerà questa  formula , infatti è provato che le situazioni e le ESPERIENZE vengono impresse in questo tipo di memoria .

Quando le situazioni   sono accompagnate da EMOZIONI forti , questo vale per ciò che è positivo e negativo in ugual misura.

 

Queste sono le esperienze che ci segnano in modo indelebile, quelle che creano quello che siamo.

Ma perchè si è timidi.

La nostra formazione , quella del nostro cervello inizia con la nostra nascita.

Anzi, anche prima secondo molte fonti le emozioni prenatali .

Quando siamo ancora nel grembo materno , vengono codificate dopo la nascite, e le assorbiamo direttamente salle “sensazioni ” della mamma .

Per  farti un esempio di quanto detto sopra  , una mamma che subisce violenze durante la gestazione.

La mamma con una gestazione “non tranquilla”  matura pensieri e SOPRATTUTTO EMOZIONI di dolore paura , e queste emozioni le trasferita al feto .

Queste emozioni ndranno  a dare una informazione sul mondo che lo aspetta, quindi un mondo di DOLORE E PAURA.

Tornando all’ origine della timidezza , il bimbo , soprattutto in un periodo che va da 1 a 3 anni comincia a svilupparsi e a prendere coscenza del mondo .

All’inizio il bambino sorride ad ogni viso che vede , lo guarda , lo studia lo analizza .

Spesso sorride e protende le manine verso il soggetto della sua curiosità .

Ma in seguito , per il principio dell’adattamento all’ambiente e della sopravvivenza , prende consapevolezza dell’estraneità .

Quindi difronte a ciò che non conosce sia materialmente che emozionalmente , cerca una figura di riferimento che diviene il termometro del suo mondo.

I genitori e la timidezza.

In genere i genitori , ma più la madre che il padre , infatti si nota come il bimbo in qualsiasi circostanza sconosciuta cerca il viso materno , e  piange e rincorre e si aggrappa in presenza di estranei…

Chiaramente questo dipende da quanto la figura di riferminto è stata soddisfacente , se ha trasmesso sufficiente attenzione e sicurezza al bambino.

Purtroppo in alcuni casi , i genitori che attraversano momenti stressanti , o situazioni di crisi sia ambientali che interiori non sono esaustivi verso le richieste del bimbo .

Che di conseguenza matura una immagine di se, insicura , introversa e incerta .

Il bimbo che non sente la PRESENZA dell’adulto di riferimento alle spalle , che anche in sua assenza gki conferisce la CERTEZZA di esserci .

Non si sente sicuro di esplorare il mondo circostante e di aprirsi agli altri , sente di non poter ricevere ATTENZIONE E SUPPORTO dagli altri al bisogno .

Quindi tutto questo viene assunto come informazione e codifica del mondo , creando persone introverse , timide e vittime della paura.

Terrore e paura che gli altri ci denigrino e non ci calcolino , come l’adulto anni prima .

Infatti spesso l’ emozione di abbandono e vuoto , di disagio che si prova nel momento in cui la nostra timidezza ci coglie , sono le stesse PROVATE in quel momento in cui l’ adulto il “care giver” non era presente . 🙁

Facendo maturare un pensiero “Mia madre non viene da me  perchè non mi vuole , non merito amore”.

 

Spero che quanto detto possa Illuminare e portare a riflettere .

NON sono Psicologo , ma conosco la timidezza e sapere cosa la può causare è un inizio per PERMETTERTI di vivere nel presente e defondersi dal passato . Cambiare è un processo lungo che richiede PRATICA , ma SE VUOI PUOI…con CALMA e gentilezza verso QUELLO CHE SEI …unico e INESTIMABILE. 🙂

 

 

 

 

Andrea Mikaudios

Andrea Mikaudios

La mia passione è la crescita e la trasformazione umana, intesa come acquisizione di metodi e strategie per ottimizzare le competenze e le capacità. Credo che i limiti, la maggior parte almeno, sono volontari e mentali, quindi trasformabili.

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